GRANDES EAUX MUSICALES

Jordi Savall, Le Concert des Nations

15,99


Reference: AV9842

  • Jordi Savall
  • Le Concert des Nations

Reali! Le Grandes Eaux dei giardini di Versailles meritano davvero questo aggettivo. A migliaia, gli zampilli ideati da Le Nôtre e Francine danno vita all’ambiente minerale e vegetale della tenuta di Luigi XIV, mettendone in luce tutte le prospettive, animandolo con un afflato luccicante, con un flusso vitale in cui ogni goccia di questo sangue di cristallo è anche una nota di musica. Fontane, vasche, cascate, getti d’acqua…: altrettanti scenari mobili e, ancor più numerosi, personaggi animati, sempre rinnovati, governati da un gigantesco macchinario segreto e sotterraneo. Serbatoi vasti come cattedrali, chilometri di canalizzazioni, fregiate qua e là dal giglio reale, in rilievo nel piombo centenario.


Reali! Le Grandes Eaux dei giardini di Versailles meritano davvero questo aggettivo. A migliaia, gli zampilli ideati da Le Nôtre e Francine danno vita all’ambiente minerale e vegetale della tenuta di Luigi XIV, mettendone in luce tutte le prospettive, animandolo con un afflato luccicante, con un flusso vitale in cui ogni goccia di questo sangue di cristallo è anche una nota di musica. Fontane, vasche, cascate, getti d’acqua…: altrettanti scenari mobili e, ancor più numerosi, personaggi animati, sempre rinnovati, governati da un gigantesco macchinario segreto e sotterraneo. Serbatoi vasti come cattedrali, chilometri di canalizzazioni, fregiate qua e là dal giglio reale, in rilievo nel piombo centenario.

Irresistibilmente, la melodia dell’acqua richiama il canto degli strumenti e delle voci. Attingendo alla sorgente del genio musicale francese del Sei e Settecento, il Centro di musica barocca di Versailles mette in musica ogni anno lo spettacolo delle Grandes Eaux del castello di Versailles, utilizzando questo scenario eccezionale per fare scoprire al grande pubblico le più belle pagine dell’arte versaillese. Questa immersione nella storia artistica della corte di Francia vuole essere anche il riflesso dell’attualità musicale della Versailles di oggi. Le partiture scelte sono, in effetti, una selezione dai migliori concerti programmati dal Centro nel corso della stagione musicale d’autunno al castello.

Organismo associato all’istituzione pubblica del museo e della tenuta nazionale di Versailles, il Centro di musica barocca persegue da diciotto anni una missione di riscoperta e di conservazione del patrimonio musicale francese. In quest’ottica, si è sempre sforzato di legarsi ai migliori interpreti francesi e stranieri del Rinnovamento barocco. In questo anno 2005, ha scelto di dare carta bianca a Jordi Savall, uno dei pionieri della rivoluzione musicale barocca lanciata in Francia negli anni settanta e che, da allora, non cessa di crescere ed arricchirsi. Jordi Savall è uno dei più fedeli partner del Centro: ha collaborato con esso in quasi tutte le stagioni, a partire dalla prime giornate dedicate a Marc-Antoine Charpentier dell’ottobre 1988, fino alla seconde dell’autunno 2004.

In occasione del film di Alain Corneau “Tutte le mattine del mondo” (uno dei maggiori successi cinematografici degli anni novanta), questo valente violista ha fatto conoscere le più belle musiche composte per il suo strumento da Marin Marais e dal suo maestro Monsieur de Sainte Colombe. Musicista di profonda intimità, Jordi Savall è nello stesso tempo un direttore di primo livello che si è impegnato, con il suo complesso Le Concert des Nations, a fare conoscere ed apprezzare il repertorio delle grandi istituzioni musicali della corte di Francia – la Chambre, la Chapelle, l’Écurie – ed in modo particolare le musiche composte per i Ventiquattro Violini del Re, orchestra d’élite creata sotto Luigi XIII, che conobbe il suo pieno fulgore ai tempi del figlio Luigi XIV, avendo alla testa un direttore ammirato da tutta Europa: Jean-Baptiste Lully, Sovrintendente della Musica reale.

Per rendere pienamente la dimensione sonora del parco, Jordi Savall ha selezionato alcuni brani dalle sue incisioni, quelli maggiormente in grado di evocare la ricchezza e lo splendore delle musiche suonate a Corte durante i regni di Luigi XIII e Luigi XIV.

E’ ben nota la passione di Luigi XIV per la musica, e l’importanza che egli le ha sempre accordata, specialmente a Versailles, fin dalle famose feste dei Piaceri dell’Isola incantata, nel 1664. Jordi Savall ha scelto dei pezzi dai divertimenti, dalle comédies-ballets e dalle tragédies lyriques composte da Lully per il Re Sole, ed in particolare dall’opera Alceste, presentata in prima esecuzione nel 1674 nella Cour de Marbre. In contrapposizione a queste musiche grandiose, ha però tenuto a fare sentire alcuni tesori del repertorio francese di musica da camera, composti da Marin Marais ed dal suo maestro Sainte Colombe, ed i famosi Concerti Reali che François Couperin suonò davanti a Luigi XIV nei pomeriggi delle domeniche del suo ultimo anno di vita.

Si parla poco della ricca eredità lasciata da Luigi XIII a suo figlio. È in effetti a questo sovrano discreto che si deve la costruzione del primo castello di Versailles. Il figlio lo utilizzò come nucleo centrale di un immenso palazzo. Fu anche, senza dubbio, Luigi XIII a trasmettere al figlio la passione per la musica: era lui stesso cantante – bella voce di basso – e liutista, ma anche compositore. Gli sono attribuite numerose arie, diverse opere di musica sacra, ed anche un balletto di corte.

È d’altra parte quest’ultimo genere, emblematico delle prime ore del periodo musicale barocco in Francia, che Jordi Savall ha voluto presentare per evocare l’orchestra della corte di Luigi XIII e le musiche eseguite in occasione dei grandi avvenimenti del suo regno. Queste, copiate da Philidor l’Aîsné alla fine del Seicento, sono un’altra testimonianza della cura con cui Luigi XIV voleva conservare il ricordo del padre.

Mentre custodisce la testimonianza delle Grandes Eaux Musicales di Versailles del 2005, questo disco è anche un giusto omaggio reso al talento di Jordi Savall e dei suoi musicisti, e conferma il ruolo essenziale che questo meraviglioso interprete ha rivestito – e continua a rivestire – nella valorizzazione del patrimonio musicale del castello.

VINCENT BERTHIER DE LIONCOURT
Traduzione: Luca Chiantore / musikeon.net

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