CANTIGAS DE SANTA MARIA
Alfonso X el Sabio
Hespèrion XXI, Jordi Savall, La Capella Reial de Catalunya
Alia Vox Heritage
15,99€
Referència: AV9923
The Cantigas de Santa Maria («Canticles of Holy Mary») are 420 poems with musical notation, written during the reign of Alfonso X The Wise (1221–1284) and often attributed to him. It is one of the largest collections of monophonic songs from the Middle Ages and is characterized by the mention of the Virgin Mary in every song.
The reissue in remastered multichannel sound of this 1993 landmark recording enables us to hear Jordi Savall and his ensembles at their best. Instrumental and vocal pieces alternate and paint a vivid picture of a repertoire, that contributed much to the birth of Western music.
ALFONSO X IL SAGGIO
Cantigas de Santa Maria
Come legislatore e iniziatore di opere giuridiche, Alfonso X segue le orme di suo padre, portando a compimento imprese pianificate e cominciate da quest’ultimo, ed è molto probabile che anche nel campo della poesia l’esempio di Ferdinando il Santo sia risultato uno stimolo. Come spiega il figlio nel Setenario e come sappiamo anche da altre fonti, il re Ferdinando fu un grande mecenate dei giullari che frequentavano la corte di Castiglia e, fatto importante, la sua profonda devozione per la Vergine Maria menzionata in tre delle Cantigas (122, 221 e 292).
Nascita ed espansione del culto mariano
Secondo fonti conservate in diversi papiri copti ed egizi del III secolo, e come dimostrano anche i testi di Efrem il Siro († 373) e di Sant’Epifanio († 403), autore delle Precationes ad Deiparam e dei primi inni liturgici di carattere popolare, le origini del culto pubblico a Maria si sviluppano in primo luogo in Oriente. E nei luoghi dove si trova il famoso tempio di Artemide (dea della caccia, dei boschi e delle montagne e della luna, considerata nelle antiche tradizioni come sorella gemella di Apollo), la città di Efeso –allora considerata la seconda città più importante dell’Impero Romano (oggi Selcuk, nel distretto di Smirne, vicino a Kusadasi, Turchia)–, che, durante il terzo Concilio (431), si proclama Maria “Madre di Dio”. La diffusione di questo dogma si può considerare come il preludio all’espansione del culto mariano in Oriente e in Occidente, il suo ricordo è celebrato e immortalato da Sisto III (432-440) con la ricostruzione della Basilica Liberiana di Roma, conosciuta oggi con il nome di Basilica di Santa Maria Maggiore. È in questa basilica che si espandono rapidamente e con maggior splendore i rituali della liturgia mariana, come dimostrano le antifone O admirabile commercium, Quando natus es ineffabiliter ex Virgine, Ecce Maria genuit Salvatorem, cantate ancor oggi il primo gennaio (In Circumcisione Domini) e che però, in origine, furono cantate dalle comunità d’Oriente e tradotte solo in seguito in latino perché formassero parte della liturgia romana.
JORDI SAVALL
Firenze, 19 maggio 2017
Traduzione: Andrea Bombi
+ informazioni nel libretto del CD
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