BELLA TERRA

Arianna Savall

15,99


Ref: AV9833

  • Arianna Savall

 


«Che il mio canto sia semplice
come il risveglio mattutino,
come il gocciolare della rugiada sulle foglie,
semplice come i colori delle nubi
e gli acquazzoni a mezzanotte.»

Rabindranath Tagore
Durante questi dieci anni di viaggio, con le canzoni ed i poemi, mi sono trovata di fronte a cammini di pietra, di polvere, di fiori, vie d’acqua, di terra, sentieri quasi invisibili, in cui facilmente mi perdevo…

Bella Terra è il frutto di un lungo processo di studio e maturazione che cominciò in casa dove, con alcuni amici, cantando e suonando, si risvegliò questa ricerca di un certo suono e di certe parole, della voce e dell’arpa, di una libertà e di un ritmo e, soprattutto, della passione per le piccole cose, delle cose di tutti i giorni, semplici ma essenziali. Tramite il poeta catalano Miquel Martí i Pol conobbi un mondo molto vicino, del quale egli parla con molto amore e anche con dolore, ma soprattutto pieno del desiderio di vivere il momento, il giorno per giorno, di conoscere il segreto delle cose visibili e invisibili, e di amarle pienamente tali quali sono.

Bella Terra è una raccolta di poemi diversi che ho messo in musica durante questi anni, e risponde al desiderio di una terra più luminosa, più amorosa e misteriosa, mediterranea e aperta, in cui si ritrovano insieme tutta la musica che ho avuto modo di ascoltare e i miei anni di formazione, unendo l’arpa e la voce in un unico strumento.

I dodici poemi di Bella Terra hanno un filo sottile che li porta verso un unico modo di vivere, che è l’istante vissuto qui e ora, la tenerezza e la passione dell’amore, l’innocenza quasi perduta dell’adulto-bambino, la forza poderosa ed evocatrice del mare ed i sogni «al di là di una profonda notte senza voci» (Salvador Espriu) che si fermano davanti al mistero e all’incertezza della vita.

Un sentimento di nostalgia accompagna sottilmente il canto all’amore, agli innamorati, ai viaggiatori eterni come “ El mariner” (Il marinaio), “El viaje” (Il viaggio, dedicato a mio padre), ed anche il canto allo sguardo e a chi ne è l’oggetto (“Els ulls” (Gli occhi), dedicato a mia madre). E alla fine di questo viaggio, la notte misteriosa ci porta verso un vortice dove «vivono, immutabili, la vita e la morte. Il resto sono parole » (Miquel Martí i Pol).

La tradizione di cantare e accompagnarsi con l’arpa, che ancora si conserva in Irlanda ed in qualche paese del Nord, si è perduta nel resto d’Europa, benché fino al Barocco sia stata una pratica molto apprezzata e attuale. E, in un certo senso, ho voluto realizzare questo sogno (anche se non sono la prima) di combinare la voce con l’arpa –suoni complementari e opposti allo stesso tempo, ma che si fondono in un unico respiro e in uno stesso gesto– dove ho avuto l’onore di essere affiancata da musicisti, compagni da molti anni, di grande raffinatezza e generosità. Bella Terra, che è anche il mio paese, è l’illusione di una terra più equilibrata, nella quale l’uomo e la donna scoprono che «un istante divide il certo dall’incerto; goditi quest’istante, e tienilo in gran conto, perché quest’istante vale tutta la vita » (Omar Jayyam).

Arianna Savall

Traduzione: Luca Chiantore

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